La partecipazione presuppone la concessione, da parte di uno o più proprietari, di uno o più fondi, ad un ente del terzo settore del partenariato proponente. Le concessioni dovranno prevedere:
- una durata minima del contratto di 10 anni ;
- un canone d’affitto non oneroso o puramente simbolico per un periodo iniziale non inferiore a 5 anni;
- un canone annuale concordato, anche progressivamente crescente, per il periodo successivo a quello ‘iniziale’ di cui al precedente punto;
- il diritto di recesso non oneroso per il conduttore.
I fondi dovranno risultare non coltivati, abbandonati o utilizzati in modo non ottimale. Oltre alle attività di coltivazione e di allevamento ordinarie , nel progetto potranno essere previste attività di tipo sociale, artigianale, culturale, commerciale, turistico-ricettivo purché strettamente connesse e accessorie a quelle di carattere agricolo.
Sono ammissibili le proposte che:
- siano presentate da partnership costituite da almeno tre soggetti,
- prevedano la realizzazione di interventi coerenti con gli obiettivi e gli ambiti di intervento indicati
- richiedano un contributo da parte della Fondazione non superiore a €400.000;
- prevedano una quota di co-finanziamento, costituita interamente da risorse finanziarie , pari ad almeno il 20% del costo complessivo del progetto, indicando le fonti del finanziamento;
- prevedano una durata complessiva del progetto non inferiore ai 36 mesi e non superiore ai 48 mesi.