L’intervento di cui alla legge 15 maggio 1989, n. 181 è finalizzato al rilancio delle attività industriali, alla salvaguardia dei livelli occupazionali, al sostegno dei programmi di investimento e allo sviluppo imprenditoriale delle aree colpite da crisi industriale e di settore. La riforma della disciplina degli interventi di reindustrializzazione delle aree di crisi, di cui all’art. 27 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, ha previsto l’applicazione del regime di aiuto di cui alla legge n. 181/1989 sia nelle aree di crisi complessa, sia nelle situazioni di crisi industriali diverse da quelle complesse che presentano, comunque, impatto significativo sullo sviluppo dei territori interessati e sull’occupazione. In questo secondo caso si parla di aree di crisi non complessa.
Possono beneficiare del sostegno le attività imprenditoriali nei territori dei Comuni della Regione Friuli Venezia Giulia riconosciuti quali aree di crisi industriale non complessa. Le aree interessate riguardano i territori dei sistemi locali del lavoro di: Monfalcone, Gorizia, Cividale del Friuli, San Giorgio di Nogaro, Udine, Portogruaro, Pordenone, Trieste, Tolmezzo.
Le iniziative imprenditoriali devono prevedere la realizzazione:
a. di programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento perla tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione;
b. di programmi occupazionali finalizzati ad incrementare il numero degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento.